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ABDICAZIONE del Papa Benedetto XVI.

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Dalla notizia + FLASH + ai dettagli delle dimissioni del Santo Padre, Benedetto XVI.

Città del Vaticano, Roma addì lunedì 11 febbraio 2013.
L’abdicazione del Pontefice di Santa Romana Chiesa è un evento rarissimo che non si verificava dal 1415 dopo 598 anni.

Benedetto XVI

Il Papa Benedetto XVI ad Assisi

Proprio oggi, addì lunedì 11 febbraio 2013 alle ore 11 e 47 con una notizia battuta dall’Ansa nel corso del Concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto con in testa Antonio Primaldo, alla Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico il 265° Papa Benedetto XVI, Joseph Aloisius Ratzinger, all’età di 85 anni, comunicava le proprie dimissioni -motivati dalla tutela della propria salute- che avranno effetto dalle ore 20:00 del 28 febbraio 2013. La rinuncia all’ufficio di Romano Pontefice sono previste dall’articolo 332 del Codice Canonico, trattate come abdicazione. Salito al soglio pontificio il 19 aprile 2005 dopo quasi otto anni si ritirerà nel Monastero ‘Mater Ecclesiae” nel centro della Città di Roma, e non parteciperà per le elezioni del nuovo Pontefice.
Benedetto XVI ha quasi 86 anni ed è il Papa più anziano in carica dai tempi di Leone XIII. Il 10 marzo del 2012 il Foglio pubblicò un articolo, a firma Giuliano Ferrara, sulle probabili dimissioni del Ponefice.

Apertura del Conclave.
Il Conclave sarà convocato il primo marzo 2013 con le ‘nuove regole’ proposte nel 2007 dal Papa dimissionario Benedetto XVI, per le quali occorrerà la maggioranza dei 2/3 come era nel passato.

Sarà il Carmelengo ad aprire il Conclave, il nuovo pontefice verrà eletto con il predecessore ancora in vita. Tutti gli elettori “cum clave”, sotto chiave nella Cappella Sistina, non potranno avere alcun contatto esterno. Non alloggeranno più all’interno della Cappella, ma verranno scortati in Domus Sanctae Marthae. Un Conclave dei 117 Cardinali elettori nomineranno il successore di Papa Benedetto XVI. Sarà uno dei porporati con un’età inferiore ad 80 anni a poter essere eletti.
Fu Niccolò II ad instituire il Conclave alla fine dell’XI Secolo per la scelta del nuovo Pontefice cosa riservata in precedenza al clero e al popolo di Roma -sotto il Sacro Romano Impero era prerogativa dell’Imperatore.
Due i turni per la votazione: mattino e pomeriggio, suddivise in tre fasi, pre scrutinio, scrutinio e post scrutinio. Tempo massimo di venti giorni e dovrà esserci la fumata bianca.
La stufa collocata all’interno della Cappella Sistina in cui vengono bruciate le schede con una sostanza gialla come prima prova, poi nera avrà fumo nero in assenza di successore e bianca bruciando paglia umida “Habemus Papam”.

Le Abdicazioni della Storia.

Il Pontefice Celestino V

Il Pontefice Celestino V

Papa Clemente I pontefice romano dal 88 al 97 d.C., Papa Ponziano che risale alla prima metà del III secolo, Silverio, 58esimo Pontefice deposto da Belisario, in punto di morte l’11 marzo 537, poi Martino nel VII secolo, poi Benedetto IX che rinuncia, riassume la carica ed è accusato di simonia per aver rivenduto la nomina a Gregorio VI nella prima metà dell’anno Mille, poi Pietro da Morrone, Papa Celestino V dopo 4 mesi, abdicò il 13 dicembre 1294, ultimo Papa Gregorio XII nel 1415.

Previsioni.
La fumata bianca è molto attesa e i vaticanisti più prestigiosi hanno stilato già i più probabili successori alla Cattedra di Pietro: il Cardinale Angelo Scola Arcivescovo di Milano, il Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, il Cardinale francese Marc Ouellet, il Cardinale Mauro Piacenza, il Cardinale Nigeriano Francis Arinze e il Cardinale Ghanese Peter Turkson, il Segretario di Stato, Cardnale Tarcisio Bertone, il Presidente Cei Angelo Bagnasco.

I nomi del Pontefice più probabili Pio, Giovanni Paolo, Giovanni e Benedetto.

La Sala stampa vaticana in una conferenza stampa urgente con il portavoce Padre Federico Lombardi ha comunicato che il Papa attuale non parteciperà al prossimo conclave e la data scelta della comunicazione del 11 febbraio coincide solo casualmente con la data della sottoscrizione dei Patti Lateranenzi.

Nelle principali lingue la DECLARATIO DEL SANTO PADRE

Latino lingua originale del testo

Fratres carissimi
Non solum propter tres canonizationes ad hoc Consistorium vos convocavi, sed etiam ut vobis decisionem magni momenti pro Ecclesiae vitae communicem. Conscientia mea iterum atque iterum coram Deo explorata ad cognitionem certam perveni vires meas ingravescente aetate non iam aptas esse ad munus Petrinum aeque administrandum. Bene conscius sum hoc munus secundum suam essentiam spiritualem non solum agendo et loquendo exsequi debere, sed non minus patiendo et orando. Attamen in mundo nostri temporis rapidis mutationibus subiecto et quaestionibus magni ponderis pro vita fidei perturbato ad navem Sancti Petri gubernandam et ad annuntiandum Evangelium etiam vigor quidam corporis et animae necessarius est, qui ultimis mensibus in me modo tali minuitur, ut incapacitatem meam ad ministerium mihi commissum bene administrandum agnoscere debeam. Quapropter bene conscius ponderis huius actus plena libertate declaro me ministerio Episcopi Romae, Successoris Sancti Petri, mihi per manus Cardinalium die 19 aprilis MMV commissum renuntiare ita ut a die 28 februarii MMXIII, hora 29, sedes Romae, sedes Sancti Petri vacet et Conclave ad eligendum novum Summum Pontificem ab his quibus competit convocandum esse.
Fratres carissimi, ex toto corde gratias ago vobis pro omni amore et labore, quo mecum pondus ministerii mei portastis et veniam peto pro omnibus defectibus meis. Nunc autem Sanctam Dei Ecclesiam curae Summi eius Pastoris, Domini nostri Iesu Christi confidimus sanctamque eius Matrem Mariam imploramus, ut patribus Cardinalibus in eligendo novo Summo Pontifice materna sua bonitate assistat. Quod ad me attinet etiam in futuro vita orationi dedicata Sanctae Ecclesiae Dei toto ex corde servire velim.
Ex Aedibus Vaticanis, die 10 mensis februarii MMXIII

dal Testo originale Latino
Traduzione in Italiano.

Carissimi Fratelli,
vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero di Pietro. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di San Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile
2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20:00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice.
Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio.

Texte original Latin:
Translation in English.

Dear Brothers,
I have convoked you to this Consistory, not only for the three canonizations, but also to communicate to you a decision of great importance for the life of the Church. After having repeatedly examined my conscience before God, I have come to the certainty that my strengths, due to an advanced age, are no longer suited to an adequate exercise of the Petrine ministry. I am well aware that this ministry, due to its essential spiritual nature, must be carried out not only with words and deeds, but no less with prayer and suffering. However, in today’s world, subject to so many rapid changes and shaken by questions of deep relevance for the life of faith, in order to govern Saint Peter’s ship and proclaim the spirit, both strength of mind and body are necessary, strength which in the last few months, has deteriorated in me to the extent that I have had to recognize my incapacity to adequately fulfill the ministry entrusted to me. For this reason, and well aware of the seriousness of this act, with full freedom I declare that I renounce the ministry of Bishop of Rome, Successor of Saint Peter, entrusted to me by the Cardinals on 19
April 2005, in such a way, that as from 28 february 2013, at 20:00 hours, the See of Rome, the See of Saint Peter, will be vacant and a Conclave to elect the new Supreme Pontiff will have to be convoked by those whose competence it is. Dear Brothers, I thank you most sincerely for all the love and work with which you have supported me in my ministry and I ask pardon for all my defects. And now, let us entrust the Holy Church to the care of Our Supreme Pastor, Our Lord Jesus Christ, and implore his holy Mother Mary, so that she may assist the Cardinal Fathers with her maternal solicitude, in electing a new Supreme Pope. With regard to myself, I wish to also devotedly serve the Holy Church of God in the future through a life dedicated to prayer.
Vatican, 10 February 2013

Lateinischen originalsprache
Übersetzung ins Deutsche

Liebe Mitbrüder!
Ich habe euch zu diesem Konsistorium nicht nur wegen drei Heiligsprechungen zusammengerufen, sondern auch um euch eine Entscheidung von großer Wichtigkeit für das Leben der Kirche mitzuteilen. Nachdem ich wiederholt mein Gewissen vor Gott geprüft habe, bin ich zur Gewißheit gelangt, daß meine Kräfte infolge des vorgerückten Alters nicht mehr geeignet sind, um in angemessener Weise den Petrusdienst auszuüben. Ich bin mir sehr bewußt, daß dieser Dienst wegen seines geistlichen Wesens nicht nur durch Taten und Worte ausgeübt werden darf, sondern nicht weniger durch Leiden und durch Gebet. Aber die Welt, die sich so schnell verändert, wird heute durch Fragen, die für das Leben des Glaubens von großer Bedeutung sind,
hin- und hergeworfen. Um trotzdem das Schifflein Petri zu steuern und das Evangelium zu verkünden, ist sowohl die Kraft des Köpers als auch die Kraft des Geistes notwendig, eine Kraft, die in den vergangenen Monaten in mir derart abgenommen hat, daß ich mein Unvermögen erkennen muß, den mir anvertrauten Dienst weiter gut auszuführen. Im Bewußtsein des Ernstes dieses Aktes erkläre ich daher mit voller Freiheit, auf das Amt des Bischofs von Rom, des Nachfolgers Petri, das mir durch die Hand der Kardinäle am 19 april 2005 anvertraut wurde, zu verzichten, so daß ab dem 28 februar 2013, um 20:00 Uhr, der Bischofssitz von Rom, der Stuhl des heiligen Petrus, vakant sein wird und von denen, in deren Zuständigkeit es fällt, das
Konklave zur Wahl des neuen Papstes zusammengerufen werden muß.
Liebe Mitbrüder, ich danke euch von ganzem Herzen für alle Liebe und Arbeit, womit ihr mit mir die Last meines Amtes getragen habt, und ich bitte euch um Verzeihung für alle meine Fehler. Nun wollen wir die Heilige Kirche der Sorge des höchsten Hirten, unseres Herrn Jesus Christus, anempfehlen. Und bitten wir seine heilige Mutter Maria, damit sie den Kardinälen der Wahl des neuen Papstes mit ihrer mütterlichen Güte beistehe. Was mich selbst betrifft, so möchte ich auch in Zukunft der Heiligen Kirche Gottes mit ganzem Herzen durch ein Leben im Gebet dienen.
Aus dem Vatikan, 10 februar 2013

Le texte original latin:
Traduction en FranÇais.

Frères très chers,
Je vous ai convoqués à ce Consistoire non seulement pour les trois canonisations, mais également pour vous communiquer une décision de grande importance pour la vie de l’Eglise. Après avoir examiné ma conscience devant Dieu, à diverses reprises, je suis parvenu à la certitude que mes forces, en raison de l’avancement de mon âge, ne sont plus aptes à exercer adéquatement le ministère pétrinien. Je suis bien conscient que ce ministère, de par son essence spirituelle, doit être accompli non seulement par les œuvres et par la parole, mais aussi, et pas moins, par la souffrance et par la prière. Cependant, dans le monde d’aujourd’hui, sujet à de rapides changements et agité par des questions de grande importance pour la vie de la foi, pour gouverner la barque de saint Pierre et annoncer l’Evangile, la vigueur du corps et de l’esprit est aussi nécessaire, vigueur qui, ces derniers mois, s’est amoindrie en moi d’une telle manière que je dois reconnaître mon incapacité à bien administrer le ministère qui m’a été confié. C’est pourquoi, bien conscient de la gravité de cet acte, en pleine liberté, je déclare renoncer au ministère d’Evêque de Rome, Successeur de saint Pierre, qui m’a été confié par les mains des cardinaux le 19 avril 2005, de telle sorte que, à partir du 28 février 2013 à 20:00, le Siège de Rome, le Siège de saint Pierre, sera vacant et le conclave pour l’élection du nouveau Souverain Pontife devra être convoqué par ceux à qui il appartient de le faire.
Frères très chers, du fond du cœur je vous remercie pour tout l’amour et le travail avec lequel vous avez porté avec moi le poids de mon ministère et je demande pardon pour tous mes défauts. Maintenant, confions la Sainte Eglise de Dieu au soin de son Souverain Pasteur, Notre Seigneur Jésus-Christ, et implorons sa sainte Mère, Marie, afin qu’elle assiste de sa bonté maternelle les Pères Cardinaux dans l’élection du Souverain Pontife. Quant à moi, puissé-je servir de tout cœur, aussi dans l’avenir, la Sainte Eglise de Dieu par une vie consacrée à la prière.
Du Vatican, 10 février 2013

Texto original Latino
Traducciçn en EspaÑol.

Queridísimos hermanos,
Os he convocado a este Consistorio, no sólo para las tres causas de canonización, sino también para comunicaros una decisión de gran importancia para la vida de la Iglesia. Después de haber examinado ante Dios reiteradamente mi conciencia, he llegado a la certeza de que, por la edad avanzada, ya no tengo fuerzas para ejercer adecuadamente el ministerio petrino. Soy muy consciente de que este ministerio, por su naturaleza espiritual, debe ser llevado a cabo no únicamente con obras y palabras, sino también y en no menor grado sufriendo y rezando. Sin embargo, en el mundo de hoy, sujeto a rápidas transformaciones y sacudido por cuestiones de gran relieve para la vida de la fe, para gobernar la barca de san Pedro y anunciar el Evangelio, es necesario también el vigor tanto del cuerpo como del espíritu, vigor que, en los últimos meses, ha disminuido en mí de tal forma que he de reconocer mi incapacidad para ejercer bien el
ministerio que me fue encomendado. Por esto, siendo muy consciente de la seriedad de este acto, con plena libertad, declaro que renuncio al ministerio de Obispo de Roma, Sucesor de San Pedro, que me fue confiado por medio de los Cardenales el 19 de abril de 2005, de forma que, desde el 28 de febrero de 2013, a las 20:00 horas, la sede de Roma, la sede de San Pedro, quedará vacante y deberá ser convocado, por medio de quien tiene competencias, el cónclave para la elección del nuevo Sumo Pontífice.
Queridísimos hermanos, os doy las gracias de corazón por todo el amor y el trabajo con que habéis llevado junto a mí el peso de mi ministerio, y pido perdón por todos mis defectos. Ahora, confiamos en la Iglesia al cuidado de su Sumo Pastor, Nuestro Señor Jesucristo, y suplicamos a María, su Santa Madre, que asista con su materna bondad a los Padres Cardenales al elegir el nuevo Sumo Pontífice. Por lo que a mi respecta, también en el futuro, quisiera servir de todo corazón a la Santa Iglesia de Dios con una vida dedicada a la plegaria.
Vaticano, 10 de febrero 2013.

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